I CALL THE COPS sono un gruppo bolognese dedito ad un punk hardcore anni '80, debitore di un certo suono inglese non lontano da Chaos Uk, GBH e compagnia bella.
Ne ho approfittato per fare qualche domanda a Marconcio (voce e chitarra) in vista del loro prossimo concerto a Parma Domenica 8 Marzo alla Casa Cantoniera in compagnia dei SYSTEMATIK dal Canada.
Enjoy!
DA QUANTO ESISTETE E CHI E' NEL GRUPPO?
Il gruppo esiste dalla primavera del 2013 Marconcio (Nowhiterag) Chitarra/Voce Ernesto (Intothebaobab) Chitarra/Voce ex - Rick (Headed Nowhere/Reprisal) Basso Zilla Batteria. Rick è appena uscito dal gruppo e abbiamo bassisti temporanei al momento
RELEASES FINO AD ORA?
Releases ufficiali a parte un paio di promo cd da battaglia per i Tour abbiamo uno split con i Berlinesi Random Blackouts in formato tape, il lato nostro puoi sentirlo qui
https://callthecopsbastards.bandcamp.com/
Releases ufficiali a parte un paio di promo cd da battaglia per i Tour abbiamo uno split con i Berlinesi Random Blackouts in formato tape, il lato nostro puoi sentirlo qui
https://callthecopsbastards.bandcamp.com/
ANDATE SPESSO IN TOUR ALL'ESTERO?
Gruppi e spazi
in cui/con cui vi siete divertiti di più e perché…
Abbiamo fatto 4 tour europei fino ad adesso e partiamo di nuovo ad Aprile
Abbiamo fatto 4 tour europei fino ad adesso e partiamo di nuovo ad Aprile
La band forse
per sua concezione forse perché in Italia la gente sa quanto siamo
effettivamente degli scoppiati e dei casi umani è molto più spendibile
all'estero, ma non ci possiamo certo lamentare delle attenzioni ricevute sul
suolo nostrano
DI COSA PARLANO I VOSTRI TESTI? CHI LI SCRIVE?
I
testi li scrivo io, tutti. C'è un motivo contingente, che è che gli altri due
hanno serie difficoltà espressive in italiano corretto, e nelle altre lingue si
esprimono con un dizionario di termini che sta scritto sul palmo della mano.
L'altro motivo, quello vero, è che nei progetti è buona norma che uno
contribuisca con quello che gli viene bene. Io faccio cagare a suonare, non ho
particolare orecchio e ho l'indipendenza motoria di un cestello per lavatrice,
2 cose credo di saper fare, arrangiare i pezzi e le chiacchiere. La dialettica
di per se stessa, soprattutto con l'introduzione della stampa è corresponsabile
di aver condotto l'umanità verso le peggiori nefandezze, perciò credo che sia
importante le cose sentirle prima col cuore e con la pancia e solo dopo
cercargli un esposizione razionale. E io ho due pretese in questo senso, la
prima è, per quanto mi è possibile, di parlare per tutti, di captare cose che
sono appannaggio della nostra identità collettiva, non della mia introspezione
personale della minchia. La seconda, è di conferire un'identità alla band, che
sia un po' più "alta" delle nostre schifose incoerenze personali, del
nostro linguaggio deturpato. Quando siamo sul palco dobbiamo esporre dei
contenuti chiari, liberi da codici da combriccola o comunque da degradazioni
che potrebbero essere interpretate correttamente solo da una qualche nostra
cerchia, davvero non si è mai abbastanza chiari. I tesi parlano
fondamentalmente di sessualità, dell'ossessione del rapporto tra tempo e denaro
in termini di classe, di droga, di stereotipi in generale e di coccole. Abbiamo
un pezzo che si intitola Gattini e che dice che se mi stringi forte la testa
Hitler mi sembra un peluche e la morte una torta. La scelta della lingua
inglese è qualcosa di cui non sono certissimo, in un primo momento vedevo le
band che cantavano in inglese come dei vigliacchi che non avevano fegati di
esporre chiaramente il loro sentire e scimmiottavano stereotipi anglosassoni.
Adesso avendo visto che le persone con cui voglio entrare in contatto, con
questa band ma anche su altri fronti, si trovano anche e soprattutto in altri
paesi, il limite della lingua mi è diventato insostenibile. Anche se in
ultimissima analisi credo che con le dovute misure, fare i pezzi nella propria
lingua madre, anche se la parlano relativamente tre gatti sia un valore. Non so
quanta della gente che ci segue legga effettivamente i testi, ma ne frega fino
a una certa, se senti un pezzo nostro e hai la sensazione che spacchi il culo,
questa sensazione te la dà anche la visceralità delle liriche, che tu lo voglia
o meno, poi se te li leggi meglio.
COSA FATE PER SVOLTARE NELLA VITA? FATE FATICA A FAR CONVIVERE ATTITUDINE CON PROBLEMI QUOTIDIANI (COME PAGARE LE BOLLETTE O METTERE DEL CIBO NEL PIATTO)?
Per
dedicare l'energia che serve ad un progetto di questo tipo, in Italia devi
essere, relativamente, un privilegiato, ovvero in buona sostanza, una persona
che può almeno in parte disporre liberamente del proprio tempo. Noi abbiamo
scelto di far finta che sia così, o quantomeno abbiamo impostato una vita dove
la band è una priorità centrale e tutto il resto deve tenerne conto. Io ed
Ernesto abitiamo in una topaia che cade a pezzi, siamo entrambi freelancer, lui
tatua e io faccio produzione e post produzione video e animazione, subaffitto
costantemente la mia stessa stanza, ho comprato una macchina 7 posti a gpl per
andare in tour e mi sposto solo con quella molto spesso riempiendola di
blablacar. Rick, il bassista con cui da poco non suoniamo più è anch'egli
tatuatore. Zilla fa il cameriere al Roadhouse di merda e ogni volta se ne deve
inventare una. Facciamo le prove da mezzanotte alle due perché è l'unico buco
comune che abbiamo. Le band fighe in questo paese di merda si fanno solo con i
disperati e i casi umani, perché i figli di papà tanto prima o poi cambiano
idea e buona parte degli altri devono un attimo pagare il mutuo e poi
arrivano...
PROGETTI FUTURI?
Stiamo finendo di registrare il disco nuovo. Inlay a fumetti dei testi, vinile 1000 copie se riusciamo
stiamo ancora raggranellando coproduttori, nel caso ti venisse in mente qualcuno!
CALL THE COPS facebook
CALL THE COPS music
Stiamo finendo di registrare il disco nuovo. Inlay a fumetti dei testi, vinile 1000 copie se riusciamo
stiamo ancora raggranellando coproduttori, nel caso ti venisse in mente qualcuno!
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